La Parola che conta: lunedì 27 ottobre 2025 (rito ambrosiano)

Lunedì della settimana della I Domenica dopo la Dedicazione

LETTURA Ap 4, 1-11
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

In quel giorno. Vidi: ecco, una porta era aperta nel cielo. La voce, che prima avevo udito parlarmi come una tromba, diceva: «Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito». Subito fui preso dallo Spirito. Ed ecco, c’era un trono nel cielo, e sul trono Uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile nell’aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile nell’aspetto a smeraldo avvolgeva il trono. Attorno al trono c’erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro anziani avvolti in candide vesti con corone d’oro sul capo. Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; ardevano davanti al trono sette fiaccole accese, che sono i sette spiriti di Dio. Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo. In mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni d’occhi davanti e dietro. Il primo vivente era simile a un leone; il secondo vivente era simile a un vitello; il terzo vivente aveva l’aspetto come di uomo; il quarto vivente era simile a un’aquila che vola. I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere: «Santo, santo, santo il Signore Dio, l’Onnipotente, Colui che era, che è e che viene!». E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà esistevano e furono create».

SALMO Sal 98 (99)

Santo è il Signore, nostro Dio.

Il Signore regna: tremino i popoli.
Siede in trono sui cherubini: si scuota la terra.
Grande è il Signore in Sion,
eccelso sopra tutti i popoli.
Lodino il tuo nome grande e terribile.
Egli è santo! R

Forza del re è amare il diritto.
Tu hai stabilito ciò che è retto;
diritto e giustizia hai operato in Giacobbe.
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi davanti alla sua santa montagna,
perché santo è il Signore, nostro Dio! R

Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
invocavano il Signore ed egli rispondeva.
Parlava loro da una colonna di nubi.
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi davanti alla sua santa montagna,
perché santo è il Signore, nostro Dio! R

VANGELO Lc 9, 57-62
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Mentre camminavano per la strada, un tale disse al Signore Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».

La visione alla quale Giovanni partecipa è quella della manifestazione della gloria di Dio: tutti gli elementi descritti fanno immaginare e pensare a un contesto di sogno ma molto concreto, vista l’accuratezza con la quale l’evangelista riporta ciò che vede e ciò che sente. Il trono nel cielo, Uno che sta seduto sopra (senza specificare che sia un uomo o cos’altro) e tutto il contesto dei ventiquattro vegliardi, delle quattro creature alate… insieme alle parole di proclamazione della santità (per ben tre volte vengono ripetute) e della dichiarazione del vegliardi ci dicono che, d’ora in poi, quello che sarà rivelato viene direttamente da Dio e annuncia le cose future secondo la visione di Dio stesso.

Ci vuole un certo grado di decisione e di costanza nel decidere di rispondere alla chiamata di Gesù e di entrare alla sua sequela: chi si offre e chi viene chiamato è accomunato da questa esigenza di totalità nella quale su tutto prevale il rapporto con il Signore, prima ancora di avere un posto su cui posare il capo (una casa), prima ancora di onorare le salme dei propri cari, prima ancora di ogni parentela umana. Il regno di Dio, la Sua presenza reale e misteriosa in mezzo a noi, nel nostro mondo, porta con sé proprio la decisione a riconoscerLo e a farne parte, con tutto quello che ne consegue.

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