La Parola che conta: Lunedì in Albis (rito ambrosiano) 13/4/2020 – II Giorno dell’ottava di Pasqua

LETTURA At 3, 17-24
Lettura degli Atti degli Apostoli

In quei giorni. Pietro disse al popolo: «Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi colui che vi aveva destinato come Cristo, cioè Gesù. Bisogna che il cielo lo accolga fino ai tempi della ricostituzione di tutte le cose, delle quali Dio ha parlato per bocca dei suoi santi profeti fin dall’antichità. Mosè infatti disse: “Il Signore vostro Dio farà sorgere per voi, dai vostri fratelli, un profeta come me; voi lo ascolterete in tutto quello che egli vi dirà. E avverrà: chiunque non ascolterà quel profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo”. E tutti i profeti, a cominciare da Samuele e da quanti parlarono in seguito, annunciarono anch’essi questi giorni».

SALMO Sal 98 (99)

Esaltate il Signore, nostro Dio.
oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

Grande è il Signore in Sion,
eccelso sopra tutti i popoli.
Lodino il tuo nome grande e terribile.
Egli è santo! R

Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
Samuele tra quanti invocavano il suo nome:
invocavano il Signore
ed egli rispondeva. R

Signore, nostro Dio, tu li esaudivi,
eri per loro un Dio che perdona:
santo è il Signore, nostro Dio! R

EPISTOLA 1Cor 5, 7-8
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.

VANGELO Lc 24, 1-12
✠ Lettura del vangelo secondo Luca

In quel tempo. Il primo giorno della settimana, al mattino presto le donne si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia con segnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.

Anche Papa Francesco questa mattina ha indicato le donne, andate al sepolcro, come coloro che aprono strade nuove, nuovi sentieri. E’ proprio quello che indicano le letture di oggi: Pietro negli Atti degli Apostoli indica negli annunci profetici le sofferenze di Cristo che si sono compiute; Paolo nella prima lettera ai Corinzi parla di Cristo che, immolato come nostra Pasqua, ci spinge ad essere pasta nuova, uomini e donne rinnovati; i due messaggeri di luce del Vangelo indicano alle donne di non cercare Gesù tra i morti ma di percorre la strada sicura della memoria delle sue parole e della sua vita per poterlo incontrare. Ciascuno di noi è invitato a fare memoria del proprio cammino cristiano per poter riscoprire dove incontrare il Risorto: è la strada nuova che percorriamo!

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