La Parola che conta: Mercoledì 1° febbraio 2023 (rito ambrosiano)

Mercoledì della settimana della IV Domenica dopo Pentecoste

Memoria del Beato Andrea Carlo Ferrari, vescovo

LETTURA Sir 33, 7-15
Lettura del libro del Siracide

Perché un giorno è più importante d’un altro, se tutta la luce dell’anno viene dal sole? È perché sono stati distinti nel pensiero del Signore, che ha diversificato le stagioni e le feste. Ha esaltato e santificato alcuni, altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari. Anche gli uomini provengono tutti dalla polvere e dalla terra fu creato Adamo. Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza, ha diversificato le loro vie. Ha benedetto ed esaltato alcuni, altri ha santificato e avvicinato a sé; altri ha maledetto e umiliato e ha rovesciato dalle loro posizioni. Come argilla nelle mani del vasaio che la modella a suo piacimento, così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati e li ricompensa secondo il suo giudizio. Di fronte al male c’è il bene, di fronte alla morte c’è la vita; così di fronte all’uomo pio c’è il peccatore. Considera perciò tutte le opere dell’Altissimo: a due a due, una di fronte all’altra.

SALMO Sal 110 (111)

Il Signore ha lasciato un ricordo
delle sue meraviglie.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano. R

Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore. R

Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,
gli diede l’eredità delle genti. R

VANGELO Mc 6, 30-34
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. Gli apostoli si riunirono attorno al Signore Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

“I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie”: potrei commentare così, con una frase biblica che riporta le parole stesse di Dio il brano del Siracide di oggi che, al tatto dell’uomo, sembra rivelare un dio arbitrario che concede la bontà e la benedizione ad un uomo e all’altro, per contraltare, il contrario. Non riusciamo ad afferrare quale sia la logica divina nel suo tutto e nel suo insieme: forse rimanendo alla nostra esperienza umana possiamo semplicemente riconoscere un bene e un male che non hanno spiegazione logica, almeno per la logica umana.

Ciò che succede intorno a Gesù e ai suoi discepoli ha del miracoloso: gli Apostoli sono inviati e, tornando, riferiscono l’esito positivo della loro missione tanto che di lì la poco sono letteralmente circondati dalla folla. Gesù non resiste e così si prende cura di loro come sa fare: diventando quel buon Pastore di cui parlerà, prendendosi cura di loro insegnando molte cose.

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