La Parola che conta: Mercoledì 1° marzo 2023 (rito ambrosiano)

Mercoledì della I settimana di Quaresima

GENESI 3, 22 – 4, 2
Lettura del libro della Genesi

In quei giorni. Il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!». Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto. Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita. Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo grazie al Signore». Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo.

SALMO Sal 118 (119), 9-16

Donami, Signore, la sapienza del cuore.

Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
Osservando la tua parola.
Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. R

Ripongo nel cuore la tua promessa
per non peccare contro di te.
Benedetto sei tu, Signore:
insegnami i tuoi decreti. R

Con le mie labbra ho raccontato
tutti i giudizi della tua bocca.
Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
più che in tutte le ricchezze. R

Voglio meditare i tuoi precetti,
considerare le tue vie.
Nei tuoi decreti è la mia delizia,
non dimenticherò la tua parola. R

PROVERBI 3, 11-18
Lettura del libro dei Proverbi

Figlio mio, non disprezzare l’istruzione del Signore e non aver a noia la sua correzione, perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. Beato l’uomo che ha trovato la sapienza, l’uomo che ottiene il discernimento: è una rendita che vale più dell’argento e un provento superiore a quello dell’oro. La sapienza è più preziosa di ogni perla e quanto puoi desiderare non l’eguaglia. Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. È un albero di vita per chi l’afferra, e chi ad essa si stringe è beato.

VANGELO Mt 5, 17-19
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

La storia della salvezza continua, pur lontano l’uomo dal paradiso terrestre e dalla condizione di grazia che era comunione piena con Dio. Si forma così la vita segnata dalla fatica e dal dolore, dalla tentazione e dal peccato che, più tardi, sarà definito “felice colpa di Adamo” perché così avvenne la redenzione tramite Gesù Cristo.

“Figlio mio, non disprezzare l’istruzione del Signore e non aver a noia la sua correzione, perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto”: mi ha sempre colpito la prospettiva espressa da questi versetti dei Proverbi perché dice lo stile di Dio, paterno e giusto e attento, e insieme dice come stare ad ogni uomo davanti e insieme a Lui: da figlio attento anche alla sua correzione amorevole.

Gesù porta a pieno compimento la legge indicandone in quella dell’amore il precetto riassuntivo. La fedeltà alla legge dunque è al cuore di essa, al suo senso e significato più profondo rivelato e vissuto da Gesù stesso.

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