La Parola che conta: sabato 2 novembre 2019

Commemorazione di tutti i fedeli defunti

Schema A

ALL’INGRESSO
Nella tua pace, nel regno della luce,
questi fratelli, Signore, sian con te.
Noi ti lodiamo, Dio nostro giusto e santo,
noi ti preghiamo nel Figlio tuo Gesù.
Padre e Creatore, ascolta la preghiera
che ti rivolge chi a te ritornerà.
Nella tua pace, nel regno della luce,
questi fratelli, Signore, sian con te.

LETTURA 2Mac 12, 43-46
Lettura del secondo libro dei Maccabei

In quei giorni. Il nobile Giuda, fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dracme d’argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio per il peccato, compiendo così un’azione molto buona e nobile, suggerita dal pensiero della risurrezione. Perché, se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli pensava alla magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato.  

SALMO Sal 129 (130)

Lavami, Signore, da tutte le mie colpe.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica. R

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore. R

L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.
Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione. R

EPISTOLA 1Cor 15, 51-57
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità. Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: «La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?». Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!  

VANGELO Gv 5, 21-29
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai Giudei: «Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna».  

Il testo del Maccabei introduce il tema della preghiera del suffragio espiatorio per i defunti, pratica che ci viene consegnata dalla tradizione anticotestamentaria e che ancora oggi vive nella tradizione della Chiesa. Che cosa ci dice tutto questo? Ci dice che c’è fondamento nella fede nella risurrezione dai morti e che la vita di questa terra e la vita dell’aldilà cono legate strettamente.

La vittoria sulla legge, sul peccato e sulla morte è lo stesso Signore Gesù che, affrontando tutto questo, esce vincitore e per questo condivide con noi questa vittoria. La necessità di passare dalla corruttibilità all’incorruttibilità è importante perché ci dice che la scena di questo mondo è precaria, mentre quella eterna è in Dio.

Solo chi ode la voce del Signore Gesù e gli rimane discepolo fedele può sperare di ricevere e di vivere la vita piena, quella eterna: ascolto e obbedienza a Gesù che sono sempre fondamentali per poter alimentare la fede in Lui.

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