La Parola che conta: venerdì 26 settembre 2025 (rito ambrosiano)
Venerdì della settimana della IV Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore
Memoria facoltativa dei santi Cosma e Damiano, martiri
LETTURA 2Pt 3, 10-18
Lettura della seconda lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta. Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo «nuovi cieli e una terra nuova», nei quali abita la giustizia. Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza: così vi ha scritto anche il nostro carissimo fratello Paolo, secondo la sapienza che gli è stata data, come in tutte le lettere, nelle quali egli parla di queste cose. In esse vi sono alcuni punti difficili da comprendere, che gli ignoranti e gli incerti travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina. Voi dunque, carissimi, siete stati avvertiti: state bene attenti a non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall’errore dei malvagi. Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell’eternità. Amen.
SALMO Sal 96 (97)
Gioite, giusti, nel Signore. Amen
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Le sue folgori rischiarano il mondo:
vede e trema la terra.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra. R
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Ascolti Sion e ne gioisca,
esultino i villaggi di Giuda
a causa dei tuoi giudizi, Signore. Amen R
Perché tu, Signore,
sei l’Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi.
Odiate il male, voi che amate il Signore:
egli custodisce la vita dei suoi fedeli,
li libererà dalle mani dei malvagi. R
Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo. R
VANGELO Lc 20, 1-8
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù istruiva il popolo nel tempio e annunciava il Vangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo: «Spiegaci con quale autorità fai queste cose o chi è che ti ha dato questa autorità». E Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una domanda. Ditemi: il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?». Allora essi ragionavano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché non gli avete creduto?”. Se invece diciamo: “Dagli uomini”, tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni sia un profeta». Risposero quindi di non saperlo. E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
“Carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia”: la seconda lettera di Pietro insiste sulla preparazione dei fratelli e delle sorelle al tempo del ritorno del Signore glorioso, Gesù crocifisso e risorto; questo tema è tipico dei primi decenni della fede nei quali gli Apostoli predicano il Vangelo, le sue esigenze e la certezza di un imminente arrivo del “Figlio dell’uomo”, riconosciuto Messia e Signore. Come vivere, dunque, riconoscendone la venuta e trovati pronti ad accoglierlo? il primo degli Apostoli indica una vita in pace con Dio e con il prossimo, senza sconti, proprio come anche Paolo indica di vivere: crescere nella grazia e nella conoscenza, nell’amore di Gesù Cristo è la traccia del cammino da percorrere, ognuno con la propria vocazione e la propria missione, nella comunione dell’essere insieme figli di Dio.
Gesù è una presenza che lascia il segno, che suscita domande e interrogativi: quando istruisce, quando parla, semplicemente quando passa e guarda, anche quando compie prodigi e miracoli. Ma c’è chi, allora come oggi, mette in dubbio la sua autorità, il perché faccia o dica così e con quale forza. Così i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani lo interrogano e Lui risponde con una domanda che vuole farli uscire dalla loro ambiguità: chi è stato Giovanni per loro? Uno mandato da Dio, oppure no? La risposta non arriva perché i loro ragionamenti sono squisitamente umani e di convenienza: non sono disposti ad accettare e riconoscere la verità che si mostra davanti a loro. E noi siamo disposti ad accogliere la verità del Vangelo che Gesù ci dona ogni giorno?

Lascia un commento