La Parola che conta: venerdì 31 ottobre 2025 (rito ambrosiano)
Venerdì della settimana della I Domenica dopo la Dedicazione
LETTURA Ap 8, 1-6
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
In quel giorno. Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz’ora. E vidi i sette angeli che stanno davanti a Dio, e a loro furono date sette trombe. Poi venne un altro angelo e si fermò presso l’altare, reggendo un incensiere d’oro. Gli furono dati molti profumi, perché li offrisse, insieme alle preghiere di tutti i santi, sull’altare d’oro, posto davanti al trono. E dalla mano dell’angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme alle preghiere dei santi. Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco preso dall’altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono tuoni, voci, fulmini e scosse di terremoto. I sette angeli, che avevano le sette trombe, si accinsero a suonarle.
SALMO Sal 94 (95)
Grande è il Signore sopra tutti gli dèi.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R
Perché grande Dio è il Signore,
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra,
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, è lui che l’ha fatto;
le sue mani hanno plasmato la terra. R
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R
VANGELO Mt 10, 40-42
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
L’apertura del settimo sigillo coincide con l’annuncio del compimento e dunque della convocazione di quello che definiamo “giudizio universale”: il contesto descritto è di grande solennità, connotata ritualmente dalla presenza di nuovi angeli, dall’incensiere d’oro dal quale salgono gli aromi bruciati come preghiere elevate dai giusti a Dio (si insiste molto su questo aspetto) e dallo squillo delle trombe suonate dagli angeli. Questo evento coinvolge poi la dimensione terrestre con fuoco e brace che vengono gettati sulla terra, segno dell’imminente opera purificatrice.
L’accoglienza e il gesto semplice, anche minimo, nei confronti del bisognoso denotano la presenza di uomini e donne attenti a ciò che succede intorno a loro per scorgere la presenza reale e misteriosa di Gesù, del profeta uomo di Dio portatore della sua parola, dei piccoli sempre indicatori del regno di Dio: nulla di tutto questo andrà perduto nella memoria del cuore del Padre. A noi il compito di esercitarci con gli occhi e con il cuore per praticare la ricerca, l’accoglienza, l’attenzione.
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