La Parola che conta: Martedì 6 novembre 2018

Martedì, Settimana della II Domenica dopo la Dedicazione

LETTURA
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 17, 7-14

In quel giorno. L’angelo mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti spiegherò il mistero della donna e della bestia che la porta, quella che ha sette teste e dieci corna. La bestia che hai visto era, ma non è più; salirà dall’abisso, ma per andare verso la rovina. E gli abitanti della terra il cui nome non è scritto nel libro della vita fino dalla fondazione del mondo, stupiranno al vedere che la bestia era, e non è più; ma riapparirà. Qui è necessaria una mente saggia. Le sette teste sono i sette monti sui quali è seduta la donna. E i re sono sette: i primi cinque sono caduti; uno è ancora in vita, l’altro non è ancora venuto e, quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco. La bestia, che era e non è più, è l’ottavo re e anche uno dei sette, ma va verso la rovina. Le dieci corna che hai visto sono dieci re, i quali non hanno ancora ricevuto un regno, ma riceveranno potere regale per un’ora soltanto, insieme con la bestia. Questi hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla bestia. Essi combatteranno contro l’Agnello, ma l’Agnello li vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re; quelli che stanno con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli».

 

SALMO
Sal 75 (76)

             ®  Dio salva tutti i poveri della terra.

Dio si è fatto conoscere in Giuda,
in Israele è grande il suo nome.
È in Salem la sua tenda,
in Sion la sua dimora.
Splendido tu sei,
magnifico su montagne di preda. ®

Furono spogliati i valorosi,
furono colti dal sonno.
Tu sei davvero terribile;
chi ti resiste quando si scatena la tua ira? ®

Dal cielo hai fatto udire la sentenza:
sbigottita tace la terra,
quando Dio si alza per giudicare,
per salvare tutti i poveri della terra. ®

Persino la collera dell’uomo ti dà gloria;
gli scampati dalla collera ti fanno festa.
Fate voti al Signore, vostro Dio, e adempiteli,
quanti lo circondano portino doni al Terribile,
a lui che toglie il respiro ai potenti,
che è terribile per i re della terra.®

 

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 12, 44-50

In quel tempo. Il Signore Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

 

La pagina dell’Apocalisse mostra come il travaglio del mondo e i suoi regni sono finalizzati a dare l’opportunità di combattere contro l’Agnello, quindi combattere contro il Salvatore. L’Apostolo sembra avvertire questa tensione della storia a rigettare la rivelazione di Dio compiuta in Gesù Cristo.

Il brano evangelico ci mostra ancora una volta come la vita e la missione di Gesù sono in comunione piena con la vita del Padre: solamente in questa prospettiva possiamo comprendere veramente cosa significhi accogliere Gesù per la salvezza. La salvezza è concretamente vivere da figli.

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