La Parola che conta: Mercoledì 8 febbraio 2017, Settimana della V Domenica dopo l’Epifania, San Girolamo Emiliani sacerdote

Lettura

Lettura del libro del Siracide 37, 7-15

Ogni consigliere esalta il consiglio che dà, / ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio. / Guàrdati da chi vuole darti consiglio / e prima infórmati quali siano le sue necessità: / egli infatti darà consigli a suo vantaggio; / perché non abbia a gettare un laccio su di te / e ti dica: «La tua via è buona», / ma poi si tenga in disparte per vedere quel che ti succede. / Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco / e nascondi le tue intenzioni a quanti ti invidiano. / Non consigliarti con una donna sulla sua rivale / e con un pauroso sulla guerra, / con un mercante sul commercio / e con un compratore sulla vendita, / con un invidioso sulla riconoscenza / e con uno spietato sulla bontà di cuore, / con un pigro su una iniziativa qualsiasi / e con un salariato sul raccolto, / con uno schiavo pigro su un lavoro importante. / Non dipendere da costoro per nessun consiglio. / Frequenta invece un uomo giusto, / di cui sai che osserva i comandamenti / e ha un animo simile al tuo, / perché se tu cadi, egli saprà compatirti. / Attieniti al consiglio del tuo cuore, / perché nessuno ti è più fedele. / Infatti la coscienza di un uomo talvolta suole avvertire / meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. / Per tutte queste cose invoca l’Altissimo, / perché guidi la tua via secondo verità.

 

Salmo

Sal 72 (73)

® Dio è la roccia del mio cuore.

Quando era amareggiato il mio cuore

e i miei reni trafitti dal dolore,

io ero insensato e non capivo,

stavo davanti a te come una bestia. ®

Ma io sono sempre con te:

tu mi hai preso per la mano destra.

Mi guiderai secondo i tuoi disegni

e poi mi accoglierai nella gloria. ®

Chi avrò per me nel cielo?

Con te non desidero nulla sulla terra.

Vengono meno la mia carne e il mio cuore;

ma Dio è roccia del mio cuore,

mia parte per sempre. ®

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Marco 8, 1-9

In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, il Signore Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano». Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette». Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli. Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.

 

Il consigliere è paragonato a una sentinella che è capace di vegliare e di guardare lontano: così è davvero da ricercare colui che, come dice il testo del Siracide, non consiglia a proprio vantaggio. 

La compassione di Gesù di fronte alla folla è anche per la mancanza di beni materiali: non si può vivere di sola predicazione, ma anche di pane quotidiano, dato e distribuito perché tutti ne abbiano a sufficienza. Così pane e Parola diventano due elementi essenziali della missione di Gesù.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.