La Parola che conta: Giovedì 15 settembre 2022, memoria della B. V. Maria addolorata (rito ambrosiano)

Giovedì della settimana della II Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

Memoria della B.V. Maria addolorata

LETTURA 1Pt 4, 1-11
Lettura della prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, avendo Cristo sofferto nel corpo, anche voi dunque armatevi degli stessi sentimenti. Chi ha sofferto nel corpo ha rotto con il peccato, per non vivere più il resto della sua vita nelle passioni umane, ma secondo la volontà di Dio. È finito il tempo trascorso nel soddisfare le passioni dei pagani, vivendo nei vizi, nelle cupidigie, nei bagordi, nelle orge, nelle ubriachezze e nel culto illecito degli idoli. Per questo trovano strano che voi non corriate insieme con loro verso questo torrente di perdizione, e vi oltraggiano. Ma renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti. Infatti anche ai morti è stata annunciata la buona novella, affinché siano condannati, come tutti gli uomini, nel corpo, ma vivano secondo Dio nello Spirito. La fine di tutte le cose è vicina. Siate dunque moderati e sobri, per dedicarvi alla preghiera. Soprattutto conservate tra voi una carità fervente, perché la carità copre una moltitudine di peccati. Praticate l’ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorare. Ciascuno, secondo il dono ricevuto, lo metta a servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l’energia ricevuta da Dio, perché in tutto sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen!

SALMO Sal 72 (73)

Quanto è buono Dio con i puri di cuore!

Io per poco non inciampavo,
quasi vacillavano i miei passi,
perché ho invidiato i prepotenti,
vedendo il successo dei malvagi. R

Quando era amareggiato il mio cuore
e i miei reni trafitti dal dolore,
io ero insensato e non capivo,
stavo davanti a te come una bestia. R

Ma io sono sempre con te:
tu mi hai preso per la mano destra.
Mi guiderai secondo i tuoi disegni
e poi mi accoglierai nella gloria. R

VANGELO Lc 17, 11-19
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Lungo il cammino verso Gerusalemme, il Signore Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Pietro ci offre la chiave di lettura cristiana del dolore: “Carissimi, avendo Cristo sofferto nel corpo, anche voi dunque armatevi degli stessi sentimenti. Chi ha sofferto nel corpo ha rotto con il peccato, per non vivere più il resto della sua vita nelle passioni umane, ma secondo la volontà di Dio”. La volontà di Dio, diciamolo con chiarezza, non è quella che ciascuno di noi “impari” qualcosa dal dolore che invia: il Signore non desidera che i suoi figli soffrano, semmai l’inevitabile esperienza mana negativa sia strada per arrivare a lasciare il peccato e cercare di compiere la volontà di Dio, che è sempre una volontà di bene e di salvezza.

Anche il Vangelo parla di dolore e di redenzione, di malattia e di guarigione, di riconoscimento del “miracolo” e di riconoscenza. Tutti e dieci i lebbrosi hanno fede sufficiente per essere guariti; tutti e dieci sono invitati a compiere il rito antico di presentarsi al tempio; ma non tutti riconoscono di rendere lode a Dio per la grazia ricevuta: solamente uno straniero, un Samaritano torna a lodare il Signore Gesù. Dobbiamo sempre tornare anche noi a lodare il Signore per la sua incessante opera di bene nei nostri confronti e nel mondo intero, anche nelle circostanze poco felici: ce lo insegna, oggi, Maria che ricordiamo addolorata ai piedi della croce del Figlio.

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