La Parola che conta: Giovedì 23 maggio 2024 (rito ambrosiano)

Giovedì della settimana dopo Pentecoste

Memoria facoltativa di san Beda venerabile, sacerdote e dottore della Chiesa

LETTURA Es 19, 16-19
Lettura del libro dell’Esodo

Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nell’accampamento fu scosso da tremore. Allora Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte. Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce.

SALMO Sal 96 (97)

Il Signore regna: esulti la terra.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono. R

Un fuoco cammina davanti a lui
e brucia tutt’intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo:
vede e trema la terra. R

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria. R

Si vergognino tutti gli adoratori di statue
e chi si vanta del nulla degli idoli.
A lui si prostrino tutti gli dèi!
Perché tu, Signore,
sei l’Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi. R

VANGELO Gv 12, 27-32
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me».

E’ una vera e propria teofania, cioè rivelazione divina, quella a cui assiste il popolo d’Israele ai piedi del monte Sinai e alla quale partecipa Mosè in quanto mediatore, profeta e capo dl popolo stesso: è solo lui che ode la voce di Dio e dialoga con Lui, segno dell’incarico a lui affidato e della scelta del popolo di servirsi di Mosè per non udire la voce terribile del loro Dio.

“Padre, glorifica il tuo nome”: Gesù prega il Padre perché si compia il suo disegno anche se la sua anima a causa di esso è turbata; è la via difficile ma non impossibile della conoscenza della volontà di Dio e della sua messa in pratica che per Gesù significa giudizio e condanna del mondo e innalzamento sulla croce, momento più alto della rivelazione dell’amore del Padre e del Figlio. La voce di Dio sottolinea come Gesù sia sua gloria non solo sulla croce, ma in tutta la sua vita. Chiediamo anche noi la grazia di diventare, giorno per giorno, figli come Gesù per rendere gloria a Dio nella nostra vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.