La Parola che conta: Lunedì 18 settembre 2023 (rito ambrosiano)

Lunedì della settimana della III Domenica dopo il martirio di san Giovanni il precursore

Memoria di sant’Eustorgio I, vescovo

LETTURA 1Gv 4, 15-21
Lettura della prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli miei, chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore. Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.

SALMO Sal 32 (33)

Dell’amore del Signore è piena la terra.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra. R

Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere. R

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R

VANGELO Lc 17, 26-33
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Louscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva».

“Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore. Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo”: in questo risiede il principio per il quale chi incontra il Dio vivo in Gesù vivo, incontra l’amore che per primo ama; e questo amore ha una forza liberatrice straordinaria e libera, anzitutto, dal timore che blocca ogni azione liberamente ispirata dall’amore.

Con parole diverse Gesù esprime la stessa cosa pronunciata solennemente e chiaramente da Giovanni nella sua lettera: solamente un amore che anima una vita che si dona può vivere davvero fin da ora e sperare fermamente nella vita eterna. Il resto, conta niente: occorre però assumere la posizione della dignità umana e personale, cioè non essere ripiegati su se stessi ma stare, davanti a Dio e agli uomini, con la postura dei figli amati.

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