La Parola che conta: Lunedì 3 giugno 2024 (rito ambrosiano)

Lunedì della settimana della II Domenica dopo Pentecoste

Memoria dei santi Carlo Lwanga e compagni, martiri

LETTURA Es 12, 43-51
Lettura del libro dell’Esodo

In quei giorni. Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Questo è il rito della Pasqua: nessuno straniero ne deve mangiare. Quanto a ogni schiavo acquistato con denaro, lo circonciderai e allora ne potrà mangiare. L’ospite e il mercenario non ne mangeranno. In una sola casa si mangerà: non ne porterai la carne fuori di casa; non ne spezzerete alcun osso. Tutta la comunità d’Israele la celebrerà. Se un forestiero soggiorna presso di te e vuol celebrare la Pasqua del Signore, sia circonciso ogni maschio della sua famiglia: allora potrà accostarsi per celebrarla e sarà come un nativo della terra. Ma non ne mangi nessuno che non sia circonciso. Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero che soggiorna in mezzo a voi». Tutti gli Israeliti fecero così; come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne, in tal modo operarono. Proprio in quel giorno il Signore fece uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto, ordinati secondo le loro schiere.

SALMO Sal 77 (78)

Diremo alla generazione futura
le meraviglie del Signore.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto. R

Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe,
ha posto una legge in Israele,
che ha comandato ai nostri padri
di far conoscere ai loro figli,
perché la conosca la generazione futura,
i figli che nasceranno. R

Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli,
perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma custodiscano i suoi comandi. R

Cose meravigliose aveva fatto davanti ai loro padri
nel paese d’Egitto, nella regione di Tanis.
Divise il mare e li fece passare,
e fermò le acque come un argine.
Fece partire come pecore il suo popolo
e li condusse come greggi nel deserto. R

VANGELO Lc 5, 1-6
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, il Signore Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano.

La partecipazione alla Pasqua è subordinata alla circoncisione, segno eloquente e nella carne di appartenenza all’Alleanza di Dio anche se non si è nati nel suo popolo. Le indicazioni rituali sul mangiare in casa l’agnello al quale non è spezzato alcun osso è presagio della Pasqua di Gesù dove l’Agnello di Dio è lui stesso che si offre, nell’Ultima Cena, e sul Calvario muore senza che le sua ossa siano spezzate, come proclamano le Scritture.

Chissà Simone cosa deve avere colto nelle parole e nella persona di Gesù perché si sia rimesso a pescare di giorno dopo una nottata andata a vuoto… probabilmente ha sentito e visto in quel rabbì qualcosa che in nessun altro ha mai visto e sentito: la sua fiducia è stata ampiamente ripagata perché “fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano”. Da quella promessa mantenuta, il cui frutto è il miracolo della pesca miracolosa, inizierà un cammino nuovo, pieno di soprese e di conoscenza nuova di Dio.

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