La Parola che conta: Martedì 30 maggio 2023 (rito ambrosiano)

Martedì della settimana dopo Pentecoste

Memoria di san Paolo VI, papa

LETTURA Dt 6, 10-19
Lettura del libro del Deuteronomio

In quei giorni. Mosè disse: «Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile. Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome. Non seguirete altri dèi, divinità dei popoli che vi staranno attorno, perché il Signore, tuo Dio, che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; altrimenti l’ira del Signore, tuo Dio, si accenderà contro di te e ti farà scomparire dalla faccia della terra. Non tenterete il Signore, vostro Dio, come lo tentaste a Massa. Osserverete diligentemente i comandi del Signore, vostro Dio, le istruzioni e le leggi che ti ha date. Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore, perché tu sia felice ed entri in possesso della buona terra che il Signore giurò ai tuoi padri di darti, dopo che egli avrà scacciato tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha promesso».

SALMO Sal 80 (81)

Fa’ che ascoltiamo, Signore, la tua voce.

«Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell’angoscia
e io ti ho liberato. R

Nascosto nei tuoni ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Merìba.
Ascolta, popolo mio:
contro di te voglio testimoniare.
Israele, se tu mi ascoltassi! R

Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto». R

VANGELO Mc 10, 28-30
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. Pietro prese a dire al Signore Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

È assolutamente doveroso avere piena coscienza dell’opera di Dio per noi per non cadere nel peccato della superbia e del bastare a se stessi una volta accomodati: è questo l’insegnamento che Mosè rivolge al popolo di Dio prima di entrare nella Terra Promessa, luogo non d arrivo ma di ripartenza e di rinnovo della vita di fede.

Gesù ricorda anche a quanti scelgono di lasciare tutto per seguirlo (e questo tutto dipende dalle scelte intime, nell’animo, in coscienza e nel cuore) che c’è un di più fin da subito, un “guadagno” spirituale che fa vedere ogni cosa con occhi diversi, gli occhi della fede che è sequela del Maestro.

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