La Parola che conta: Martedì 7 novembre 2023 (rito ambrosiano)

Martedì dell’ultima settimana dell’anno liturgico

LETTURA Ap 19, 11-16
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

In quel giorno. Vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava Fedele e Veritiero: egli giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; porta scritto un nome che nessuno conosce all’infuori di lui. È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è: il Verbo di Dio. Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro. Dalla bocca gli esce una spada affilata, per colpire con essa le nazioni. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell’ira furiosa di Dio, l’Onnipotente. Sul mantello e sul femore porta scritto un nome: Re dei re e Signore dei signori.

SALMO Sal 95 (96)

Date al Signore la gloria del suo nome.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli. R

Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. R

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome. R

VANGELO Mt 24, 45-51
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

Nel linguaggio apocalittico del tempo riconosciamo le parole di Giovanni come segnate da una speranza incrollabile: nonostante tutte le tribolazioni, il Signore ha già vinto e, alla fine della storia, instaurerà il suo Regno di fedeltà e di verità.

A noi sta la scelta di vivere come servi fidati e prudenti, coerenti con il mandato che abbiamo ricevuto (la vocazione e il compito che il Signore ci ha affidato), oppure servi malvagi e ipocriti che salvano solo le apparenze senza badare alla sostanza, al cuore, all’animo e alla coscienza.

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