La Parola che conta: Mercoledì 13 dicembre 2023 (rito ambrosiano)

Mercoledì della V settimana di Avvento

Memoria di santa Lucia, martire

EZECHIELE 37, 15-22a
Lettura del profeta Ezechiele

In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, prendi un legno e scrivici sopra: “Giuda e i figli d’Israele uniti a lui”; poi prendi un altro legno e scrivici sopra: “Giuseppe, legno di Èfraim, e tutta la casa d’Israele unita a lui”. Accostali l’uno all’altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. Quando i figli del tuo popolo ti diranno: “Ci vuoi spiegare che cosa significa questo per te?”, tu dirai loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano a Èfraim, e le tribù d’Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia. Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e di’ loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d’Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d’Israele».

SALMO Sal 88 (89)

Benedetto il Signore in eterno.

Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo:
«Ho portato aiuto a un prode,
ho esaltato un eletto tra il mio popolo.
Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato. R

Su di lui non trionferà il nemico,
né l’opprimerà l’uomo perverso.
Annienterò davanti a lui i suoi nemici
e colpirò quelli che lo odiano. R

Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Io farò di lui il mio primogenito,
il più alto fra i re della terra». R

PROFETI Os 11, 7-11
Lettura del profeta Osea

Così dice il Signore Dio: «Il mio popolo è duro a convertirsi: chiamato a guardare in alto, nessuno sa sollevare lo sguardo. Come potrei abbandonarti, Èfraim, come consegnarti ad altri, Israele? Come potrei trattarti al pari di Adma, ridurti allo stato di Seboìm? Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo all’ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Èfraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò da te nella mia ira. Seguiranno il Signore ed egli ruggirà come un leone: quando ruggirà, accorreranno i suoi figli dall’occidente, accorreranno come uccelli dall’Egitto, come colombe dall’Assiria e li farò abitare nelle loro case». Oracolo del Signore.

VANGELO Mt 22, 23-33
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quello stesso giorno vennero dal Signore Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogarono: «Maestro, Mosè disse: “Se uno muore senza figli, suo fratello ne sposerà la moglie e darà una discendenza al proprio fratello”. Ora, c’erano tra noi sette fratelli; il primo, appena sposato, morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. Così anche il secondo, e il terzo, fino al settimo. Alla fine, dopo tutti, morì la donna. Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette lei sarà moglie? Poiché tutti l’hanno avuta in moglie». E Gesù rispose loro: «Vi ingannate, perché non conoscete le Scritture e neppure la potenza di Dio. Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è il Dio dei morti, ma dei viventi!». La folla, udendo ciò, era stupita dal suo insegnamento.

Il gesto simbolico di unire due legni che indicano Giuda e Giuseppe sta a significare il desiderio di Dio di riunire in un solo popolo il gregge disperso: il cuore del Padre è grande e il piano divino è sempre quello di ricongiungere i dispersi grazie alla sua opera paziente e costante.

Dio riconosce che il suo popolo è duro a convertirsi, anche se riconosce il fatto ancora più certo del suo atteggiamento compassionevole che non assomiglia per niente all’uomo.

Facciamo fatica a comprendere la vita nuova della risurrezione, noi che viviamo ancora in questo mondo: ci sembra una edizione aggiornata di quello che viviamo ora, ma in realtà Gesù dice che è e sarà una novità quasi assoluta perché parteciperemo in pieno alla vita di Dio immersi nel suo amore e dentro il fiume della storia che in Lui si compie.

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