La Parola che conta: Sabato 11 febbraio 2023 (rito ambrosiano)

Sabato della settimana della V Domenica dopo l’Epifania

Memoria della B.V. Maria di Lourdes

LETTURA Es 21, 1; 23, 1-3. 6-8
Lettura del libro dell’Esodo

In quei giorni. Il Signore disse a Mosè: «Queste sono le norme che tu esporrai loro. Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per far da testimone in favore di un’ingiustizia. Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo così da stare con la maggioranza, per ledere il diritto. Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo. Non ledere il diritto del tuo povero nel suo processo. Ti terrai lontano da parola menzognera. Non far morire l’innocente e il giusto, perché io non assolvo il colpevole. Non accetterai doni, perché il dono acceca chi ha gli occhi aperti e perverte anche le parole dei giusti».

SALMO Sal 97 (98)

Cantate al Signore, che ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R

EPISTOLA Gal 5, 16-23
Lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, vi dico: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge.

VANGELO Gv 16, 13-15
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Non basta osservare la legge, occorre andare al cuore e alla qualità di questa osservanza nel praticare la giustizia non solo come principio ma come forza che viene da Dio stesso: così la legge entra nel cuore e non è sola osservanza formale ma somiglianza con il Signore.

Il frutto dello Spirito è qualità di vita e corretto rapporto con il Signore, con sé stessi e con il prossimo; ma questo Spirito guida e purifica anche la dimensione corporea a carnale della vita perché noi siamo tempio dello Spirito santo.

La promessa dello Spirito è il compimento della vita e la rivelazione piena di Dio attraverso Gesù: questa comunicazione è per la comunione e per la confidenza tra Padre, Figlio e Spirito attraverso quest’ultimo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.