La Parola che conta: Sabato 23 marzo 2024 (rito ambrosiano)

Sabato della V settimana di Quaresima

In Traditione Symboli

LETTURA Dt 6, 4-9
Lettura del libro del Deuteronomio

In quei giorni. Mosè convocò tutto Israele e disse: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte».

SALMO Sal 77 (78)

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto. R

Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe,
ha posto una legge in Israele,
che ha comandato ai nostri padri
di far conoscere ai loro figli. R

Perché la conosca la generazione futura
i figli che nasceranno.
Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli,
perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma custodiscano i suoi comandi. R

EPISTOLA Ef 6, 10-19
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

Fratelli, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo.

VANGELO Mt 11, 25-30
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, “e troverete ristoro per la vostra vita”. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

La solenne indicazione data da Mosè a tutto il popolo l’Israele riguardo al Signore come unico Dio, riguardo l’amore che si deve a Lui, e all’osservanza e alla trasmissione dei suoi precetti suonano a noi come parole profetiche dalle quali arriviamo e alle quali obbediamo guardando al compimento della rivelazione operata da Gesù.

Paolo avverte gli Efesini che occorre rafforzarsi nel Signore quando si riconosce di aver ricevuto il dono della fede; e questo porta inevitabilmente ad una lotta anzitutto spirituale contro il Maligno in tutte le sue forme. Come poter riuscire? Ecco l’armatura (spirituale) che consiglia vivamente di indossare: la verità, la giustizia (di Dio), il Vangelo della pace, la fede, la salvezza (in cui sperare), lo Spirito (come spada) che è Parola di Dio. Nella concretezza: “In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi”.

Noi conosciamo Dio Padre attraverso il Figlio Gesù: Lui è la via e la porta, colui che ha vissuto, insegnato, testimoniato, compiuto segni di salvezza e di misericordia raccomandandoci di andare a Lui quando siamo affaticati ed oppressi, proponendoci di condividere con Lui il suo giogo per camminare insieme e trovare ristoro. Questa è la nostra fede: lo stare con Gesù perché possiamo imparare da Lui l’essere, diventare e rimanere figli e discepoli.

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