La Parola che conta: Venerdì 19 gennaio 2024 (rito ambrosiano)

Venerdì della settimana della II Domenica dopo l’Epifania

Memoria di san Fabiano, papa e martire

LETTURA Sir 44, 1; 47, 2. 8-11
Lettura del libro del Siracide

Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Come dal sacrificio di comunione si preleva il grasso, così Davide fu scelto tra i figli d’Israele. In ogni sua opera celebrò il Santo, l’Altissimo, con parole di lode; cantò inni a lui con tutto il suo cuore e amò colui che lo aveva creato. Introdusse musici davanti all’altare e con i loro suoni rese dolci le melodie. Ogni giorno essi eseguono le loro musiche. Conferì splendore alle feste, abbellì i giorni festivi fino alla perfezione, facendo lodare il nome santo del Signore ed echeggiare fin dal mattino il santuario. Il Signore perdonò i suoi peccati, innalzò la sua potenza per sempre, gli concesse un’alleanza regale e un trono di gloria in Israele.

SALMO Sal 17 (18)

Cantiamo al Signore, salvezza del suo popolo.

La via di Dio è perfetta,
la parola del Signore è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia. R

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Per questo, Signore, ti loderò tra le genti
e canterò inni al tuo nome. R

Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre. R

VANGELO Mc 4, 10b. 21-23
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva a quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».

A Davide viene riconosciuto il merito di aver cantato le lodi del Signore e di avere reso splendido il culto: anche noi benediciamo di questo merito se pensiamo che preghiamo con le parole dei salmi, tanti dei quali la tradizione li attribuisce a Davide. La sua figura ha anche il merito di risplendere come testimonianza della misericordia e del perdono che Dio gli ha usato nonostante il suo peccato e la perseveranza in esso.

Gesù chiede di parlare chiaro e alla luce del sole, senza mormorare o bisbigliare e lui stesso dà l’esempio: gli uomini e le donne di fede dovrebbero imparare da Lui ed essere animati dallo Spirito di sapienza e di saggezza nell’esprimersi.

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